Luigi Tenco: l'Ultima notte
Commenta il regista e interprete Roberto Tesconi: “In queste poche righe, con molta modestia, ho conosciuto Luigi Tenco compositore e una parte dell’uomo che è stato. La scelta di rappresentare pochi attimi della sua vita nasce dal non conoscerlo e dal desiderio, se ancora ce ne fosse bisogno, di farlo conoscere. Un piccolo percorso nel Tenco uomo: le sue convinzioni, la voglia di rivalsa da torti subiti, le sue debolezze, la sua purezza si frantumerà contro il muro ostile di una società non pronta e sorda ai cambiamenti. Lo spettacolo, un atto unico, ha il “taglio del giallo”. Le canzoni, non inserite ma parte integrante dell’opera, sono state scelte perché racchiudono il mondo di Luigi e uno spaccato storico della canzone italiana che da quel triste giorno cambierà per sempre”.
Aggiunge l’autore del testo teatrale, Ferdinando Molteni: “Certezze, nella vicenda della morte di Luigi Tenco ce ne sono poche. Anzi, probabilmente soltanto una. Che Tenco è morto. Come? A che ora? Dove? Fu suicidio? Omicidio? Morte accidentale? Sono tutti interrogativi dalla risposta impossibile. Al momento. Ma cosa è accaduto davvero nelle prime ore del 27 gennaio 1967 all'Hotel Savoy? Questo testo tenta di raccontare quella notte. O, meglio, quell'ultima ora che vede un grande artista di fronte al proprio tormento, alla rabbia, alla solitudine. L'ultima ora di vita di Luigi Tenco diventa dunque il pretesto per un'indagine sulla sua vita e il suo carattere, sulla sua arte e le sue idee. In quell'ultima ora ecco apparire la famiglia (la figura evanescente del padre, la madre, il fratello Valentino), i colleghi (Lucio Dalla), il pubblico, le donne (la bellissima e algida Dalida, la misteriosa Valeria). E poi la sua storia di artista, le sue canzoni, le sue contraddizioni. Tenco è parte della nostra cultura profonda. E' un uomo che ancora ci parla, nonostante sulla sua fine vi siano ancora dubbi e incertezze.
Ingresso: Biglietto intero Euro 15 – Ridotto (over 65, minorenni o con il buono de “La Stampa”) Euro 12